fabio Ortodonzia
13 Gen 2016

Sapete oggi quanti laboratori ortodontici ed aziende producono allineatori nel mondo? Centinaia e centinaia. I prodotti finali sono tutti uguali? La mia risposta è no!

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Esiste una sommatoria di errori che non permette di avere un prodotto finale di eccellenza. Il primo errore parte dall’impronta. Sapete che in una statistica mondiale si è dimostrato che il 70% delle impronte risultano distorte?

Per ottenere un prodotto qualitativamente elevato, l’impronta richiede un’attenzione molto elevata, che sia in alginato, in silicone o altro.

Da lì, ci può essere un errore di sviluppo del modello o addirittura di scansione 3D da parte del laboratorio.

Pensate che non ce ne siano altri? Vi sbagliate!

Un altro errore molto ricorrente è la produzione di modelli prototipati o stereolitografati; pur di risparmiare, numerosi odontotecnici investono in attrezzature nate per altri settori come l’oreficeria, comprando macchine che costano da 6000€ a 40000€ pensando di aver fatto l’affare del secolo.

Allineatori

Le metodiche di stampa 3D in alta qualità, ancora oggi richiedono molti soldi in più: bisogna investire almeno 70000€-100000€ per produrre modelli fedeli.

All’inizio dell’anno ho pubblicato un articolo che evidenzia quanto margine di errore diano queste macchine di tipo economico: https://www.fabiofantozzi.it/wp-content/uploads/articolo-Fabio-NLO-1-2015.pdf

Oltre questo, altro errore è la termoformatura. Frequentemente vengono utilizzati sistemi di termostato aggio dei dischi del tutto inadeguati.

Le apparecchiature per questa tipologia di lavoro, devono essere di qualità, efficienti ed efficaci.

Bello e liscio non significa preciso.

Vedete quanto è facile avere un prodotto di scarsa qualità? Ve lo aspettavate?

Od. Fabio Fantozzi