fabio Ortodonzia
03 Gen 2016

Ecco un altro post clinico per mano del Dr. Giuseppe PERINETTI -Assegnista di ricerca all’Università di Trieste.

Il Dr. Perinetti è ormai un amico assodato e la sua incredibile cultura ortodontica, sempre basata sull’evidenza scientifica, rende ogni suo evento, ricco di attenzione e stupore e a tal proposito, lo ritengo parte integrante nel mio blog come presenza clinica di rilievo. 

Lo ringrazio di vero cuore per la grande considerazione che dona quotidianamente a me ed all’Orthofan

e lo ringrazio anche per la scelta dell’espansore rapido del palato rimovibile

che ha utilizzato nell’immagine di copertina che per gli abbiamo proposto noi per la prima volta.

L’espansione Del Palato Risolve La Seconda Classe Scheletrica?

E’ dibattuto nel campo se l’espansione (ortopedica) del mascellare superiore possa favorire l’avanzamento spontaneo della mandibola con risoluzione totale o parziale della seconda Classe scheletrica. Uno studio basato su misurazioni su modelli in gesso (McNamara et al. Angle Orthod 2010;80:230-238) ha dimostrato che fino al 50% di pazienti con seconda Classe può avere un miglioramento della Classe molare di circa 2 mm dopo espansione palatale. Pur considerando 2 mm come clinicamente rilevante, tuttavia, rimane incerta la ragione per cui alcuni casi migliorano e altri no. Per cui la predicibilità del risultato non può essere garantita. Un altro recente studio longitudinale controllato basato su misurazioni scheletriche ottenute da CBCT (Baratieri et al. Braz Dent J 2011;22:428-434) ha dimostrato come in casi di Seconda Classe dopo espansione palatale l’avanzamento mandibolare medio sarebbe solo di 0,7 mm e quindi non clinicamente rilevante. Un altro studio infine (Chung and Font, Am J Orthod Dentofacial Orthop 2004;126:569-575) riporta addirittura un arretramento della sinfisi conseguente a post-rotazione mandibolare (stabile a lungo termine?). Data l’incongruenza dei dati ad oggi riportati è plausibile ritenere che non è ancora possibile stabilire con certezza se l’espansione del palato riduce effettivamente la seconda Classe scheletrica e con quali meccanismi (dento-alveolari o scheletrici), oppure se il risultato ottenuto può essere considerato come stabile nel lungo termine. Per cui, l’indicazione per l’espansione del palato rimane la contrazione trasversa del mascellare, mentre nei casi di seconda Classe (con o senza contrazione del mascellare) rimane consigliabile indicare una terapia funzionale per la crescita mandibolare o di compenso dento-alveolare.

Aprite una discussione!

Dr. Giuseppe Perinetti