31 Mar 2020

Mai nella mia vita mi sarei aspettato di vivere una situazione del genere.

Quando ho cominciato a sentir parlare di coronavirus, il mio pensiero è stato quello di tutti: una banale influenza, che passerà senza neanche accorgersi dicevano in TV. Improvvisamente però ho visto che di giorno in giorno, tra fake news e notizie reali, ho capito che qualcosa di sconvolgente stava per succedere…

Una pandemia di proporzioni colossali si è appropriata della vita di tutti, sia dei vivi, che hanno dovuto cambiare radicalmente la propria condizione di vita, smettendo di lavorare sigillandosi in casa, che dei morti i quali mai si sarebbero aspettati di lasciare questo mondo in totale solitudine, senza un vestito, senza un rito funebre e senza un ultimo abbraccio delle persone care. Il mondo intero ma soprattutto l’Italia, obbligata a stare in casa, ogni sera alle 18:00 attende il bollettino della Protezione Civile con la speranza di cominciare a vedere la riduzione di questi numeri esagerati di contagiati e morti. Ognuno di noi si sente invincibile ed ognuno di noi pensa che tanto, le cose accadono solo agli altri; non è così purtroppo. Notizie contrastanti e poco chiare generano dubbi grandissimi su ciò che accade in ogni Nazione: chi nasconde il numero dei positivi al coronavirus, chi nasconde i morti, chi si allarma, chi è incredibilmente sereno, Stati dove il virus non si propaga ed altrI dove si moltiplica…qualcosa non torna.

Nonostante tutto, più passano i giorni e più arrivano all’improvviso notizie sconvolgenti di persone care in ogni angolo del pianeta che si ammalano o che muoiono lasciandomi davvero senza parole.

Tutto di un tratto siamo diventati tutti identici, uguali: ricchi, poveri, persone facoltose, disoccupati, donne, uomini, giovani, vecchi…tutti non più identificabili appena si entra in un ospedale in rianimazione. L’italiano non ha voluto capire la gravità della cosa al punto tale che tutt’oggi ancora le forze dell’ordine e coloro che sono preposti al controllo, incontrano persone serenamente in giro senza una dovuta motivazione, inconsapevoli che possono ammalarsi in una maniera estremamente semplice o addirittura far ammalare inconsapevolmente altre persone perchè non si sà di essere magari infetti: non è una semplice influenza!

Le cose più preziose hanno perso improvvisamente importanza e valore e le cose più semplici lo hanno acquisito come ad esempio il pane e l’acqua. I gel igienizzanti e le mascherine dal valore di pochissimi centesimi, sono venduti a prezzi esorbitanti da parte di speculatori che non meritano di occupare un posto professionale in questo pianeta assieme a tutte quelle persone che speculano sulla salute degli altri tipo quelli che generano false raccolte di denaro che sarebbero destinate agli ospedali.

L’italiano, alla fine di tutto questo, si sveglierà!

Capirà che si può improvvisamente soffrire, capirà che non bisogna sostenere chi ci ha voltato le spalle, capirà che si può aver bisogno del prossimo e che quindi chiunque esso sia và sempre rispettato inoltre, tantissimi forse impareranno a conoscere il rispetto e l’educazione.

In tutto questo male, abbiamo visto anche qualcosa di positivo: la natura si è ripresa i suoi spazi; è calato l’inquinamento, sono tornati nei parchi animali che non erano più a loro agio in mezzo a noi, le persone ricominciano a vivere la famiglia e molto altro.

Non condivido i canti sui balconi. E’ vero che bisogna sdrammatizzare, è vero che bisogna superare ma mentre qualcuno canta come un usignolo, nello stesso momento centinaia di persone stanno soffrendo amaramente, centinaia di persone stanno morendo e centinaia di persone che hanno visto uscire dalla porta di casa un familiare in ambulanza, non lo rivedranno mai più.

Andrà tutto bene? Andrà tutto bene un cazzo, qua si muore!

 

A te amico Gianni: mancherai come il respiro alla fine di una durissima corsa. Dio abbia misericordia di te…

Fabio Fantozzi